1) Mi sorge qualche dubbio sulla data della fattura, deve coincidere obbligatoriamente con la data di invio file ?

C'è da fare in distinguo tra data fattura e data di invio fattura all'SdI: la data della fattura, come da regola fiscale, deve coincidere con l'incasso della prestazione del servizio mentre l'invio deve essere fatto entro il 15 del mese successivo del mese di fatturazione.  A tal proposito questo termine da luglio cambierà e non sarà più entro il 15 del mese successivo ma entro 10 giorni dalla data di emissione della fattura.

2) Esempio: fattura con data 31/01/2019 è valida solo se inviata al sistema il 31/01/19 o puo' essere inviata anche, per esempio, il 05/02/2019? Si, come detto in precedenza si può inviare al SdI entro il 15 di febbraio.

3) Altro dubbio: Il formato dettagliato della fattura arriva al cliente in pdf in automatico sulla pec o gli arriva solo il formato xml? Al cliente arriverà il formato xml, sarà poi la piattaforma di cui si avvarrà il cliente a trasformare il file xml in un documento pdf di più immediata lettura. Tale trasformazione viene fatta in un formato grafico più o meno leggibile a seconda del tipo di software utilizzato. Resta fermo il principio che si tratta sempre di una copia di cortesia che servirà al cliente per procedere al pagamento nel caso non fosse ancora stato effettuato.

4) Posso usare piattaforme di intermediari diversi per inviare e ricevere fatture?

SI, per esempio è possibile utilizzare Pratico Fattura integrato a Leonardo/LeonardoNet per effettuare le fatture attive in quanto c'è il vantaggio che i programmi sono integrati, mentre per il ciclo passivo è possibile utilizzare un'altra piattaforma. Ricordo che comunque Pratico Fattura di Sermetra può essere utilizzato per gestire il ciclo attivo (fatture emesse) e il ciclo passivo (fatture ricevute).

5) In quest'ultimo caso quale ID destinatario devo comunicare ai fornitori? Andrà comunicato l'ID destinatario della piattaforma che viene utilizzata per la ricezione del ciclo passivo.

6) Posso scaricare in maniera massiva le fatture? SI, Pratico Fattura di Sermetra avrà la possibilità di scaricare massivamente i file xml delle fatture elettroniche per trasmetterle al commercialista.

7) Sarà ancora possibile gestire l'Iva per cassa? Si, come con il sistema attuale si dovrà dare comunicazione al proprio Commercialista delle date di pagamento delle fatture affinchè possa procedere con la liquidazione IVA delle fatture realmente incassate.

8) Si potranno continuare ad effettuare fatture cumulative? SI, come nel sistema attuale.

9) Devo attivare la conservazione sostitutiva presso Ufficio delle Entrate? C'è da fare una precisazione: Non è necessario attivare la conservazione sostitutiva in quanto, oltre ad avere dei limiti tecnici della fornitura del servizio, non risulta quantomeno opportuno in caso di contenzioso, la conservazione di documenti con valenza fiscale ad un soggetto che possa costituire controparte in un eventuale procedimento giudiziario. Per avere un servizio tecnicamente più efficiente è consigliabile attivare la conservazione sostitutiva fornita da Sermetra nel caso si utilizzi Pratico Fattura.

 
10) Con il programma Pratico Fattura di Sermetra potrò inviare le fatture in formato elettronico da subito o serve fare qualche comunicazione all'Agenzia delle Entrate ?

A prescindere dal software che si utilizzerà il consiglio (non è un obbligo) è quello inserire o far inserire dal proprio Commercialista l'ID destinatario nell'area riservata dell'Ufficio delle Entrate. Per farlo autonomamente occorre fare una registrazione piuttosto articolata all'Ufficio delle Entrate per ottenere le credenziali Entratel oppure accedere tramite identità digitale SPID. Anche per ottenere tale identità il processo non è immediato. La terza ipotesi è quella di dare opportuna delega al commercialista che effettui l'operazione. Se non si effettua tale operazione il rischio è che se un fornitore sbaglia ad inserire l'ID destinatario piuttosto che l'indirizzo pec, la fattura non venga recapitata. Se invece vi è la registrazione dell'ID destinatario, questa registrazione prevale su altre indicazioni inserite nella fattura elettronica.

11) Se fatturo ad un cliente privato che non possiede ID destinatario e Pec come devo fare ?

Nel compilare la fattura occorrerà indicare il numero 0000000 nel campo codice destinatario. Se possiede la Pec andrà indicata la Pec.

12) Posso gestire diversi codici iva? SI, è possibile gestire diversi codici IVA (es. art10, art15, ecc), Pratico Fattura di Sermetra sarà personalizzato con i codici generalmente utilizzati dagli studi di consulenza automobilistica/autoscuole.

13) Posso emettere fatture con diversi sezionali? SI, tramite Pratico Fattura di Sermetra si potranno trasmettere le fatture eseguite dal programma Leonardo/LeonardoNet ma allo stesso tempo utilizzarlo per effettuare fatture con sezionali diversi (es. provvigioni assicurative, attività di consulenza diverse dalle pratiche auto, ecc)

14) Le nuove agenzie che hanno un regime agevolato (cd. regime dei minimi) sono obbligati a emettere fattura elettronica?

NO, questa possibilità è solo opzionale. Se si dovrà emettere fattura verso questi soggetti occorrerà solo indicare nell'Id destinatario il codice 0000000. In questo caso l'Agenzia delle Entrate metterà a disposizione di quest’ultimo un’apposita area di consultazione riservata del sito dell’Agenzia. Quindi, sarà importante che il fornitore consegni al cliente una copia, anche su carta, ricordandogli che la fattura originale è quella elettronica e che potrà consultarla e scaricarla dalla sua area riservata del sito dell’Agenzia.

15) Serve la firma digitale per inviare le fatture elettroniche? NO, la firma digitale è solo opzionale. Nel caso in cui, però, il file della fattura elettronica sia firmato digitalmente, il SdI esegue controlli sulla validità del certificato di firma.

16) Quali controlli fa l'Sdi quando invio la fattura?

Verifica che siano presenti almeno le informazioni minime obbligatorie previste per legge, in generale gli estremi identificativi del fornitore e del cliente, il numero e la data della fattura, la descrizione della natura, quantità e qualità del bene ceduto o del servizio prestato, l’imponibile, l’aliquota e l’Iva, verifica che i valori della partita Iva del fornitore (cedente/prestatore) e della partita Iva oppure del Codice Fiscale del cliente (cessionario/committente) siano esistenti, cioè presenti in Anagrafe Tributaria , verifica che sia inserito in fattura l’indirizzo telematico dove recapitare il file, cioè che sia almeno compilato il campo «Codice Destinatario», verifica che ci sia coerenza tra i valori dell’imponibile, dell’aliquota e dell’Iva (ad esempio, se l’imponibile è 100 euro, l’aliquota è 22%, l’Iva sia di 22 euro). L’SdI controlla inoltre che il file della stessa fattura elettronica non sia stato già inviato (duplicato). Se uno o più dei controlli sopra descritti non va a buon fine, il SdI “scarta” la fattura elettronica e invia al soggetto che ha trasmesso il file una ricevuta di scarto all’interno della  quale  sarà  anche  indicato  il  codice  e  una  sintetica  descrizione  del  motivo  dello scarto).  

17) Dopo il controllo formale del SdI posso stare tranquillo oppure devo tenere monitorata ancora la fase di recapito della fattura?

Nel  caso  in  cui  la  casella  PEC  ovvero  il  canale  telematico  FTP  o  Web  Service,  dove  il SdI prova a recapitare il file della fattura, non fossero attivi (ad esempio se la casella PEC è piena ovvero il server del canale telematico è momentaneamente spento), il SdI leggendo  il  numero  di  partita  Iva  ovvero  il  Codice  Fiscale  del  cliente  (c.d. cessionario/committente) all’interno della fattura mette  comunque  a  disposizione  il duplicato della fattura nell’area riservata
di “Consultazione Dati rilevanti ai fini IVA” del portale “Fatture e Corrispettivi”. In  tale  situazione, il  SdI  invia  al  soggetto  che  ha  trasmesso  il  file  una ricevuta  di impossibilità  di  consegnaall’interno  della  quale  è  indicata  la  data  di  messa  a disposizione del file al cliente. In  questo  caso la  fattura  si  considera emessa per  il  fornitore  ma  non  ancora definitivamente ricevuta (ai fini fiscali) dal cliente. Per tale motivo, è importante che il fornitore  (cedente/prestatore)  avvisi  il  cliente per  vie  diverse  dal  SdI  (ad esempio tramite  email,  telefono  o  altro  contatto) che  la  fattura  elettronica  è  a  sua disposizione nell’area  riservata,  in  modo  tale  che  quest’ultimo  possa  consultarla  e scaricarla  dalla  predetta  area:  la data  di  decorrenza  della detraibilità dell’Iva,  per  il cliente, scatterà dal momento di visualizzazione/scarico della fattura.

18) Quando posso considerare la fattura emessa ?

Ogni qual volta il SdI invia una ricevuta di consegna o una ricevuta di impossibilità di consegna, la fattura si considera emessa e la data di esigibilità coincide con la data riportata nella fattura (al contrario, una ricevuta di scarto determina che la fattura  non  è  mai  stata  emessa  e  occorre  correggere  l’errore  in  essa  contenuto  e ritrasmetterla al SdI). E' importante quindi  monitorare i passaggi di invio all'SdI della fattura.

19) Il gestionale Leonardo/LeonardoNet saranno in grado di produrre autonomamente il file xml della fattura elettronica? SI, avranno la possibilità di produrre autonomamente il file xml della fattura elettronica.

20) Se acquisto Pratico Fattura di Sermetra e lo utilizzo anche per gestire il ciclo passivo quale id destinatario dove trovo l'ID destinatario da comunicare ai miei fornitori?

Al momento della sottoscrizione della scheda di interesse e/o contratto di Pratico Fattura, in automatico si riceverà una mail contenente l'Id destinatario che dovrà essere comunicato ai propri fornitori ed eventualmente inserito nell'area riservata dell'Agenzia delle Entrate. A livello tecnico l'ID destinatario è sempre lo stesso per tutte le agenzie che aderiscono a Pratico Fattura.

21) Come viene assolta la marca da bollo da € 2,00 ?

La marca da bollo da € 2,00 va indicata nell’apposito campo della fattura elettronica inviata al SDI.
Il totale delle marche da bollo indicate nelle fatture emesse nel 2019 dovrà poi essere versato cumulativamente tramite mod. F24 entro 120 giorni dalla chiusura del periodo d’imposta a cui si riferiscono (ovvero entro il 30.04.2020).